A MAGGIO si vedevano
i primi frutti maturi sugli alberi di ciliegio e l’erba
era verde, mentre il pane era ancora una promessa. Il grano
sui campi ingrossava. Le viti sarebbero fiorite col caldo.
A GIUGNO il mais
maturava sui campi. Il solstizio era decisivo per la maturazione
dei frutti.
A LUGLIO per coltivare
bene i contadini potevano avvalersi delle indicazioni d’alcuni
detti, ad esempio:
"Tagliar la legna
per bruciar per tutto l’inverno"
"Nelli orti
in cressere de luna, latuche d’ogni sorta"
"In calar
de luna endivie e ogni sorte de insalate e presémolo".
I contadini all’
epoca temevano molto la tempesta, poiché rovinava
tutto quello che era coltivato nei campi. Per sapere cosa
prometteva il tempo, seguivano le previsioni dei vecchi
detti e scrutavano con attenzione il cielo.
AGOSTO era il mese
in cui tutti desideravano riposarsi. I contadini avevano
il tempo per dedicarsi ad un’occupazione diversa rispetto
a quella consueta. Si dedicavano ad esempio ad arrotondare
un salario che era sempre insufficiente, con operosità,
o a coltivare i campi di proprietà familiare.
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