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"La rustica famiglia"
incisione di Giovanni Volpato, Bassano Museo Civico |
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Filò:
parola che nei tempi passati richiamava il tepore della
stalla nei periodi più rigidi e l’incontro di famiglie che,
dopo il tramonto, passavano il tempo raccontandosi delle
novelle o parlando dei problemi della vita quotidiana. Era
un’abitudine a cui i contadini non intendevano rinunciare:
si riunivano nella stalla di qualche famiglia per ripararsi
dal freddo e trascorrere le ore fino a notte inoltrata.
Per le donne era anche un momento per dedicarsi alla filatura
(da qui, infatti, deriva il nome filò) e
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un’occasione
per incontrare gente nuova. Quest’occasione era molto importante
soprattutto per le donne, che avevano possibilità molto ridotte
di ritrovo, come, per esempio, il momento in cui venivano
lavati i panni al lavatoio, la breve sosta sul sagrato e le
processioni.
Per gli uomini, invece, anche un amico di passaggio poteva
diventare una possibilità di ritrovo e per bere assieme un
bicchiere di vino. Naturalmente le occasioni d’incontro erano
anche altre: la sagra o il mercato, momenti che di rado erano
concessi alle donne.
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