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Il
territorio veneto era molto inquinato. Uno dei fattori che
portò all’inquinamento fu l’accumulazione delle immondizie
nei centri più importanti, a cui si aggiunse l’assenza di
una struttura fognaria. I rifiuti ed i liquami venivano
scaricati nei canali e nei fiumi e quando questi tracimavano,
inquinavano il territorio. Per questo vicino alle vie acquee
si diffusero malattie gastrointestinali, infettive ed il
colera. Il contadino beveva l’acqua delle pozzanghere e
delle cisterne, nelle quali l’acqua s’imputridiva molto
velocemente, inoltre usava altri tipi d’acqua, sempre sporca,
per cucinare e lavare i cibi e in questo modo crescevano
le malattie: febbri
tifoidi, infezioni gastrointestinali, colera e pellagra.
Le condizioni della popolazione peggioravano sempre di più.
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