Quadro storico
1. Premessa
2. Storia economica
3. Emigrazione veneta
4. Ruolo della parrocchia veneta
Tipologie di abitazioni e abitati rurali
Villaggio come realtà sociale
Alcuni mestieri paesani
Bibliografia
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Queste prime forme di industrializzazione sorsero inizialmente in alcuni distretti del Veneto, con lavorazioni artigianali e in qualche caso unità produttive avvicinabili alla fabbrica moderna.
In seguito alle prime esperienze industriali, nacquero le prime ferrovie e tra queste, nel ’59, la Torino-Venezia, una delle linee più grandi d’Italia.
L’obbligo dell’istruzione elementare nel Lombardo- Veneto datava 1818. Esso non provocò molti ostacoli nella popolazione, ma anche in via approssimativa è difficile sapere quanto lo stato spendeva per la scuola pubblica.
Alla vigilia dell’unificazione la maggioranza della popolazione era costituita da contadini, piccoli proprietari, mezzadri (tipici della pianura padana ), artigiani, domestici. In Italia su una popolazione attiva di 11 milioni e mezzo di persone, al mondo rurale ne erano ancorate quasi 7 milioni.
L’agricoltura sostenne la maggiore pressione fiscale, questo fece emigrare contadini ed artigiani verso l’estero. Obbligò altresì una parte dei proprietari a migliorare la produttività della terra.
Fattori fisici e fattori storici in Italia avevano portato a profonde differenziazioni, avevano creato una situazione disomogenea. Modesti e disorganici spunti di industrializzazione venivano sperimentati da un paese che, nella seconda metà dell’800, restava a economia essenzialmente agricola.